[giovedì 5 febbraio] Ci svegliamo a Yamoussoukro, una capitale non capitale. Questa città che sfiora i 300.000 abitanti è la capitale ufficiale della Repubblica di Costa d’Avorio ma è la IV città del paese ed è decisamente sovrastata dalla metropoli di Abidjan che conta oltre 3 milioni di abitanti ed è il vero centro amministrativo ed economico del paese.
Visitiamo la basilica di Notre Dame de la Paix costruita a modello della Basilica di San Pietro in Vaticano (ma ne sembra lo scheletro), il Palazzo Reale, i grandi viali a 6 corsie e una città insensata considerando la povertà che la circonda. La città è stata costruita per ordine del primo presidente dopo l’indipendenza che la voleva trasformare nella capitale, ma che dopo la sua morte è stata invece abbandonata al suo destino.
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Lasciamo Yamoussoukro nel primo pomeriggio alla volta del Ghana. La strada è parzialmente asfaltata fino a cento chilometri dalla frontiera da li si passa ad una pista più adatta a loschi traffici che a normali veicoli, tanto che la fatica comincia a farsi sentire per gli autisti e per le nostre schiene.
Si è fatta notte ed arriviamo alla frontiera intorno alle 22. Come ci aspettavamo la frontiera ivoriana ha ormai chiuso per la notte, decidiamo di campeggiare a breve distanza per attendere l’apertura di domattina. Ci ristoriamo con una buona cena e subito a dormire.